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BUEN RETIRO

Martedì 10 Marzo 2009


BUEN RETIRO


 

STORIA:



Nel 1759 Carlo III delle due Sicilie salì al trono di Spagna.  Mandò 53 artisti di Capodimonte a Madrid per fondare una fabbrica di porcellana.

Il luogo scelto si allacciava all’Eremitaggio di San Antonio nel giardino del Buen Retiro, non lontano dall’osservatorio astronomico. La fabbrica fu costruita in tempo record e iniziò la sua attività nel 1760.

Gli oggetti fabbricati fino al 1788 erano destinati ai reali o inviati come doni alle corti straniere, per questo sono rarissimi i pezzi di questo periodo.

Nel 1789, alla morte di Carlo III, i manofatti poterono essere venduti al pubblico, anche se la fabbrica non poteva essere visitata.

Nel 1812 la fabbrica chiuse definitivamente dopo l’assedio degli inglesi alla fortezza del Buen Retiro.

 

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OPERE:


L’opera più importante è il rivestimento del Gabinetto conosciuto sotto il nome di LA CHINA, che è nel palazzo di Aranjuez. Ques’opera di Giuseppe Gricci (scultore per re Carlo III, artista di Capodimonte e direttore nel 1766 dell’Accademia di San Ferdinando), rappresenta una serie di figure giapponesi circondate di piante, fiori esotici e da un’infinità di uccelli e di altri animali, tutto in alto rilievo.

Senza parlare delle difficoltà materiali di un simile lavoro, la perfezione del disegno e della modellazione, la grazia e la bellezza dell’insieme ne hanno una vera opera d’arte e nulla in Europa che gli si possa paragonare.

Su di una lastra presso la porta di entrata si legge il nome dell’autore e la data 1763. Sul soffitto, sopra un cartoccio, il millesimo 1765, probabilmente l’anno in cui la decorazione venne terminata.

 

 

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I MARCHI E GLI STEMMI

 

Per la fabbricazione della porcellana, la manifattura produsse oggetti in pasta dura (solo dopo la morte di Carlo III), pasta tenera, biscuit, ora bianca, ora a colore, con doratura e smalti.

 

 

 I° PERIODO:

dal 1760 al 1788 la fattura era in stile tradizione napoletana, praticamente identica a Capodimonte (tanto da non riuscire a distinguerle)

 

II° PERIODO:

nel 1789, dopo la morte di Carlo III, la fattura era molto simile allo stile dell’inglese WEDGWOOD e dal 1803 le forme e il metodo rispecchiavano SEVRES.

 

III° PERIODO:

L’ultimo periodo la manifattura s’ispirò al gusto spagnolo.

 

 

Per quanto riguarda gli stemmi il fiordaliso, con varie grandezze, forme e colori, è il marchio predominante fin dall'origine, ma si incontrano anche il monogramma di Carlo III (due CC incorociate), le iniziali degli artisti e talvolta Madrid, con o senza corona. Il segno impresso sui pezzi più antichi è il fiordaliso eseguito in modo molto corsivo.

 

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